Arriva la "cybergiustizia": in Canada tribunali online
Un sito che chiede il giudizio popolare su piccole beghe civili. Ma anche un vero progetto di giustizia online nella Columbia Britannica.
Dopo aver posto le basi per eliminare code agli sportelli bancari, postali e comunali, potrà Internet svuotare un po' anche i tribunali? Ci credono sul sito law.com , dove raccontano di giurie popolari informali che si pronunciano online su casi di vita quotidiana, ma anche di veri e propri arbitrati vincolanti e di un autentico progetto di giustizia sul web avviato dallo stato canadese della Columbia Britannica. Dunque, non è fantascienza prevedere la cybergiustizia, anzi.
eQuibbly è un sito che raccoglie lamentele di piccolo cabotaggio, dai vicini rumorosi al fidanzato che ammicca troppo intorno a sé in presenza della fidanzata. Le storie, raccontate nelle due versioni dei contendenti, sono poi messe ai voti di una sorta di tribunale popolare virtuale, costituito da chiunque voglia pronunciarsi. Il giudizio, in questo caso, non vincola e non sanziona, ma, questa sembra essere la convinzione del fondatore dl sito Lance Soskin...
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