Gli Rss sono illegali?
Gli Rss sono illegali?
News di: Robert Bertocchi
Nella mia esperienza con Internet, ne ho viste di tutti i colori. Ma non pensavo proprio che cambiare società di web hosting per il mio sito avrebbe creato tanti problemi.
Sono infatti passato ad una nuova società di servizi a giugno. Prima di farlo, avevo chiesto delle garanzie e tra queste il fatto che il pacchetto che volevo acquistare fosse sufficiente a sostenere un pubblico di 500-1000 utenti giornalieri per quanto riguarda il consumo di banda. Mi è stato risposto che, in base alle informazioni che avevo fornito, un piano con 5GB di banda mensile sarebbe stato sufficiente, ma acquistarne uno superiore (da 10 GB, quello poi effettivamente preso) “sicuramente le permetterà di espandere il proprio sito, e quindi accettare molti più visitatori degli attuali senza doversi preoccupare di effettuare upgrade, soprattutto di banda”.
Ora, a posteriori (e parlando con persone più esperte), mi rendo conto che la domanda era ingenua, perché è difficile prevedere quanta banda si consumi. Ma io non mi sono mai occupato di queste cose (il mio precedente provider non metteva limiti di banda) e per me si trattavano di cifre per le quali non avevo parametri di riferimento. Considerando che nel sito non ci sono né filmati, né qualsiasi altro materiale da scaricare, io davo per scontato che, grazie alle assicurazioni di un esperto, la banda sarebbe stata ben più che sufficiente per le mie esigenze. I problemi però sono sorti subito, nonostante gli utenti non abbiamo mai oltrepassato la media di 1000 al giorno (anzi…). A giugno il limite è stato superato proprio l'ultimo giorno (con oscuramento di qualche ora) e a luglio già il 15 era chiaro che avremmo superato i 10 GB (cosa avvenuta poi tra il 21 e il 22). Ovviamente, ho dovuto chiedere un upgrade di banda, con conseguente esborso di altri soldi. Io mi sarei aspettato (cosa che avevo anche chiesto) un deciso sconto su questo upgrade, anche per dimostrare la loro buona fede. Visto che mi è stato risposto in maniera piccata e scontrosa, mi sono rivolto ad un'associazione di consumatori e con i loro avvocati abbiamo mandato una lettera alla società, chiedendo di trovare un accordo economico che soddisfacesse tutti.
La risposta dei loro avvocati è stata decisamente poco conciliante. E la parte riguardante il consumo di banda è anche quella meno interessante per il lettore. A parte alcune considerazioni errate sulla mia conoscenza della materia (mi si attribuisce la paternità del sito dal 2001, per dimostrare che io so benissimo quanta banda viene utilizzata da un sito, mentre in realtà ho acquistato il dominio in questione solo a maggio del 2004), si insiste sul fatto che è evidente che non si possono fare previsioni di stima sulla banda consumata.
Argomentazione che mi potrebbe trovare (ora) d’accordo, se non fosse che non sono io ad averlo fatto, ma la società in questione e con una sicurezza che non lasciava margini di dubbio.
Ma questo, come detto, è l’aspetto meno interessante della controversia tra me e la società in questione. Nella lettera dei loro legali, mi si dice infatti che avrei commesso “una gravissima violazione contrattuale delle Condizioni Generali e dei termini che regolano l’uso del servizio, nonché un illecito extracontrattuale, dai plausibili e concreti risvolti penali” e mi si invita a cambiare provider entro un mese, senza peraltro chiedere nessun rimborso economico, pena appunto il rischio di ricevere una denuncia per i miei ‘reati’.
Dal tono utilizzato dai loro legali, sembrerebbe che il mio sito sia diventato un punto di riferimento per dei terroristi o degli spacciatori di droga.
Invece, l’accusa è molto più semplice: utilizzare gli RSS per diffondere i contenuti del sito e farlo promuovendo un software che si chiama Feedreader. Nelle prossime righe scenderò nei dettagli (anche per avere un’opinione dei lettori più esperti), ma mi sembra di poter dire fin da ora che gli RSS siano un mezzo per prendere due piccioni con una fava:
- spiegare un consumo di banda non previsto (da parte loro)
- trovare un escamotage per cacciarmi, senza restituirmi un euro, con la scusa del ‘reato penale’
Iniziamo dalla questione apparentemente più seria, quella legale.
Alcuni punti sono francamente surreali. Si dice per esempio che Feedreader sarebbe un “programma che di per sé sarebbe anche inoffensivo, se non venisse utilizzato e diffuso, come sta facendo il sig. Bernocchi, secondo modalità potenzialmente atte a danneggiare…” . Il fatto è che Feedreader, programma consigliato da numerosi siti (tra cui quelli de La Gazzetta dello Sport, della Repubblica e del Corriere della Sera, non proprio gli ultimi arrivati), ha solo questa funzione. Non avendo mai subito cause legali (a differenza, per esempi, di programmi di file sharing), mi pare evidente che il programma è tranquillamente utilizzabile (e consigliabile) nella sua (unica) funzione.
Ma veniamo ai punti più interessanti. Gli Rss sarebbero un pericolo per i server? Strano, vengono utilizzati da centinaia di siti, tra cui quelli di Repubblica, Cnn, Corriere della Sera e tante altre testate prestigiose, che evidentemente non hanno la stessa opinione sui possibili rischi. Inoltre, la Microsoft ha annunciato di voler supportare pienamente questa tecnologia, inserendo nella prossima versione di Internet Explorer un lettore di RSS (e non credo che Bill Gates voglia incorrere in milioni di cause utilizzando una tecnologia “pericolosa”).
Ma facciamo anche finta che l’azienda in questione sia l’unica al mondo che ritenga gli Rss fonte di possibili mali e non voglia far utilizzare ai propri clienti questi strumenti, come sarebbe loro diritto. Bene, avrebbero potuto (come fatto in passato da altri, per esempio Splinder, il più grande gestore di blog in Italia, che non permetteva l’uso di questa tecnologia e che peraltro ha recentemente cambiato politica), impedire che i loro clienti li utilizzassero con dei semplici “blocchi” tecnici. Ma non l’hanno fatto.
Facciamo anche finta che abbiano scoperto gli Rss solo grazie a me (non sarebbe un grande indice della loro professionalità, ma sarebbero affari loro). Bene, da quando hanno scoperto questo estremo “pericolo” ad oggi è passato più di un mese. Sicuramente, la logica vorrebbe che nelle loro condizioni di utilizzo abbiano nel frattempo aggiunto qualche riga, in cui si avverte che non permettono l’uso di Rss e ne spieghino magari le ragioni (anche per tutelare la libera scelta dei clienti che vorrebbero utilizzarli e che magari rischiano una causa legale a loro insaputa). Invece, nelle loro Terms of Service non si fa menzione in alcun modo di RSS, mentre si dedica molto spazio (giustamente) a cose veramente illegali e nocive come lo spamming.
Infine, per chiudere l’aspetto legale, ecco arrivare la ciliegina sulla torta. L’avvocato cita un unico articolo (questo: http://webnews.html.it/focus/387.htm) per avvalorare la sua tesi di Rss pericolosi ed illegali. Ora, è già discutibile che un solo articolo, venga utilizzato come prova incontestabile per avvalorare una tesi. Ma ci si aspetterebbe che almeno venga contattato l’autore, per essere sicuri che l’interpretazione che è stata data sia corretta, anche considerando che (ad un’attenta lettura) l’articolo sembra tutt’altro che sfavorevole agli Rss.
Ma invece questa normale prassi non è stata svolta. Posso esserne sicuro perché io invece l’autore dell’articolo (che peraltro, ha anche scritto delle guide sull’argomento) l’ho contattato e la sua risposta è stata totalmente in mio favore, confermandomi che i rischi sono “l'eventualità a cui faccio riferimento nell'articolo è remota e può capitare in casi di volumi di traffico enormi e su server non ben bilanciati (una cosa di cui è responsabile l'hoster)”.
Insomma, direi che la questione legale è decisamente effimera e passerei al discorso “consumo di banda provocato dagli Rss”. Che, semplicemente, non esiste. Perché?
Con "complicati" calcoli che l’avvocato sostiene di aver fatto (e di cui riferirò in seguito), si sostiene che è proprio il massiccio uso dei feed RSS a portare ad un forte consumo di banda. Ergo, se si sono superati quei limiti di 10 GB è per gli RSS. Peccato che il limite sia stato superato a fine giugno prima (con oscuramento di qualche ora del sito) e poi tra il 21 e il 22 luglio (fortunatamente, avevo già chiesto l’aumento di banda, ovviamente pagandolo), ma la pagina con i feed RSS (che ha una data e che era facilmente controllabile) sia stata inserita soltanto tra il 25 e il 26 luglio! Insomma, qualsiasi sia il consumo portato dagli RSS dal momento del loro inserimento, non ha avuto nessuna influenza su questi "sforamenti", per il semplice fatto che gli RSS non erano ancora presenti sul sito in quel momento.
Anche se ho facilmente contestato ogni possibile collegamento tra consumo di banda e RSS, credo che sia utile sviscerare le discutibili argomentazioni dell’avvocato. Infatti, mi si dice che "dopo aver effettuato una speciale e complessa ricerca ho accertato come ogni singolo aggregatore abbia un minimo di 193 sottoscrittori". Comunque sia, da qui l’esperto in questione parte per uno spericolato calcolo che lo porta, moltiplicando 193 (sottoscrittori) per 18 (link aggregatori) per 24 (ore in un giorno, perché ritiene che la frequenza di aggiornamento standard sia questa) ad accreditarmi 83.376 utenze giornaliere.
Ora, mi sembra evidente che già di base il ragionamento ha molte falle. Considerare il consumo di banda per una richiesta al server di un news aggregator al pari di un utente che si collega al sito è un errore (come d'altra parte si fa notare anche alla fine dell'articolo incriminato), così come dare per scontato che un sottoscrittore abbia il suo pc (a casa o in ufficio) sempre funzionante 24 ore su 24, feste comprese. Inoltre, è falso affermare che l’utilizzo degli Rss non lasci tracce: viene conteggiata la lettura di una notizia anche con un programma di questo tipo (questo l’ho sperimentato personalmente).
Ma ci sono due dati che mi risultano veramente strani. Intanto, se quelle cifre fossero veritiere, io ad agosto mi sarei ritrovato con un consumo di banda pazzesco, ben superiore ai 20 Gb che avevo in quel momento. Invece, siamo sostanzialmente in linea con gli altri mesi, con un leggero aumento del 10-15% sul consumo di banda per utente (che peraltro può essere facilmente spiegato con altre ragioni). E poi, nella pratica, quelle cifre non hanno senso.
Infatti, nel momento in cui l'avvocato ha supervisionato quella pagina (direi intorno al 2 agosto, almeno quella data riportava la stampata che mi è stata inviata dallo studio legale), la suddetta pagina aveva totalizzato 200 letture circa. Consideriamo che, per un sito in Php Nuke, anche se lo stesso utente va sulla stessa pagina più volte (anche semplicemente aggiornando), in ogni occasione si calcola una lettura (e io ci sono andato spesso, per correggere degli errori). Insomma, dubito fortemente che ci siano state 193 persone fisiche che abbiano letto quella pagina e che avrebbero potuto sottoscrivere i feed.
Ma se anche fossero 193, significherebbe che tutti loro hanno scaricato un aggregatore e si sono iscritti non ad uno, ma a tutti i feed. Insomma, è come dire che un milione di lettori legge Repubblica ogni giorno, questo milione vede 50 pubblicità sul giornale e tutti loro comprano ognuno dei 50 prodotti segnalati.
Sarebbe già surreale così, ma il fatto è che uno dei feed ovviamente permette di vedere tutte le notizie, mentre gli altri 17 solo quelle della rispettiva categoria. Logica vuole che i 193 sottoscrittori (numero minimo citato dall’avvocato) del feed "generale" non abbiano nessun interesse a sottoscrivere gli altri 17 e che quindi siano diversi da quelli che sottoscrivono i feed specializzati. Ma dando anche per scontato che un sottoscrittore di un file specializzato non sia interessato a tutti gli altri file specializzati (altrimenti, sottoscriverebbe il feed generico), qui stiamo parlando di almeno 500-600 persone fisiche che, chi più chi meno, sottoscrivono i nostri feed. Insomma, la pagina degli RSS la leggono in 200 (a voler essere di manica larga), ma in qualche modo a sottoscrivere i feed sono 500-600 persone, senza che peraltro i feed siano segnalati da altri siti. Assurdo. A meno di altre spiegazioni che al momento non riesco a cogliere, temo che l'avvocato abbia visto 193 letture in fondo alla pagina e abbia pensato bene di considerare questa cifra come il numero di sottoscrittori.
Insomma, a parte il discorso consumo di banda (che si sarebbe potuto tranquillamente risolvere con un forte sconto da parte loro nell’upgrade a cui sono stato costretto, come peraltro da me richiesto subito), mi sono trovato nella sgradevole situazione di dover cambiare provider da un momento all’altro. E questo è avvenuto a metà agosto, non proprio un periodo comodo per questo genere di operazioni (se è vero infatti che i loro legali mi avevano dato fino al 15 settembre, è anche vero che si faceva notare come per “infrazioni” delle loro regole di servizio avrebbero potuto ‘staccare la spina’ in qualsiasi momento, e non mi sentivo certo di rischiare un oscuramento).
Ora, io non credo di aver infranto nessuna regola, né tantomeno di aver messo a rischio la sicurezza dei loro server come mi si accusa. Volevo quindi sapere l’opinione di chi, tra voi, è più esperto della questione, sia per quanto riguarda la pericolosità/illegalità degli Rss in generale, sia per avere delucidazioni su alcuni punti più specifici.
Autore: Robert Bernocchi
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8 commenti a "Gli Rss sono illegali?":
Se fosse stata una storia inventata mi starei rotolando dalle risate. Invece
putroppo è vera, ed è una prova inconfutabile dell'inconpetenza tecnica sia del
tuo hoster che del loro avvocato.
Non vedo come sia possibile che vincano loro la causa, e alla fine farei
documentare il tutto a un grande giornale o un importante sito (sia di
divulgazione informatica sia di difesa del consumatore) come esempio di poca
serietà nell'erogazione di un servizio.
C'è un approccio in tutto questo che non comprendo...
Primo: è ovvio che il loro avvocato tiri l'acqua al loro mulino... è il suo
lavoro... ed è pagato per farlo... non capisco tecnicamente la questione
(nonostante non sia esattamente l'ultimo arrivato per quanto riguarda il web),
ma è palese che non sapendo a cosa appellarsi abbia preso la boiata maggiore che
gli venisse in mente.
Se il contratto non lo vieta espressamente, non vedo quale sia la materia del
contendere...
La questione mi sembra possa porsi in termini molto semplici... chiedi a loro la
fornitura delle specifiche del traffico effettuato (che per obbligo di chiarezza
tariffaria sono obbligati a fornirti...) e vedi se le statistiche fornite, per
quanto plausibili, si rifanno per la maggiorparte agli rss (cosa che ritengo
impossibile... IMHO).
Detto questo rifletti sul fatto se vuoi portare avanti la cosa o meno... la
ragione è della tua senz'altro, ma la legge da noi funziona su basi ben diverse
(purtroppo).
Resta sempre il mio dubbio sul come siano stati effettuati i tuoi calcoli...
se hai 1000 utenti al giorno (parli di media, e poi dici di non averla mai
superata... e allora che media è?)... per un totale di 30000 mese... che ci fai
con 10MB di traffico (10000KB/30000utenti=0,3KB a persona che non equivale
neanche a una pagina!!)? non conosco il contenuto del sito, ne il peso medio di
una pagina, ma mi sembra davvero poco... a mio giudizio la tua scelta è stata
infelice fin dall'inizio... (e insomma non mi pare che il calcolo sia da
matematici esperti).
I contratti con limitazione di traffico dei provider "decenti" prevedono
semplicemente un rallentamento della banda disponibile, ma mai un blocco... dove
li hai pescati questi?
tengo a precisare che la banda è una cosa ben diversa dalla quantità di traffico
erogabile.
per piercing sono 10 GB e non 10 MB
grazie crazy... era tardi ;)
anche 300KB ad utente non mi pare molto comunque... questa pagina, in questo
momento, pesa 100KB.
Incredibile.
Io avrei postato pure il nome del provider, dopo un simile trattamento e un
simile exploit di tecno-stupidaggini la berlina è il trattamento più adatto.
scandaloso...
Hai tutto il mio appoggio morale...
Primo: vogliamo sapere il nome del provider, così - quantomeno - possiamo
evitarlo. Se sono così pericolosamente incompetenti come appare chiaramente,
sarà il "mercato" a fare giustizia.
Secondo: Non perdere tempo, salute e denaro inseguendo quei due soldi che ti
avanzano da loro. I tribunali italiani ed i relativi giudici sono assolutamente,
colossalmente ignoranti in materia.
Terzo: un po' di colpa l'hai anche tu... Ma perché hai cambiato provider? ;-)
Per chi mi ha chiesto il nome del provider: ben lieto di farlo, non appena la
questione sarà risolta legalmente in mio favore. Non vedo l'ora :-)
Ciao
Robert Bernocchi