Aumentano i brevetti e Google ne registra il 170% in più
Può piacere o no, se da un lato protegge l'inventiva e la creatività delle persone, dall'altra aumenta considerevolmente il carico di lavoro nei tribunali. Sono i brevetti. Inizialmente era Apple a brevettare qualsiasi cosa, a volte anche senza averne diritto, e a sguinzagliare i propri legali contro chiunque li avesse violati. Ora però anche gli altri hanno imparato e si stanno adeguando, proteggendo il proprio lavoro.
La società che sembra aver messo in pratica l'insegnamento con più solerzia di tutti è Google. Il colosso dei motori di ricerca ha fatto richiesta per ben 1151 brevetti nel solo territorio nord americano. Se si confrontano questi dati con quelli dell'anno prima, si parla di un aumento del 170%. Apple insegue a breve distanza con soli 1136 richieste di brevetto. Eppure, se guarda alla lista totale, ci troviamo solamente al ventunesimo e ventiduesimo posto. Per il ventesimo anno consecutivo, regna incontrastata la IBM che nell'anno appena concluso ha ottenuto ben 6478 brevetti. Sono tanti, è vero, ma sono solamente il 5 percento in più di quelli ottenuti l'anno prima.
Nel complesso, l'anno appena concluso ha visto la creazione di ben 253155 brevetti, il 13% in più rispetto al 2011. Delle prime 50 società in ordine di numero di brevetti, 41 hanno registrato un aumento nel numero di brevetti ottenuti rispetto all'anno precedente e per ben 32 questo incremento è in doppia cifra.
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