Botnet Rustock smantellata, lo spam decresce del 40%

Nei giorni scorsi si è vista la conclusione di una azione condotta da agenti federali americani in collaborazione con Microsoft, che ha portato al sequestro di una grande quantità di equipaggiamento informatico in tutti gli Stati Uniti al fine di rimuovere le fonti di diffusione di un grande numero di mail di spam su internet.

Microsoft ha avviato l'operazione come parte di una causa civile avviata nella corte federale di Seattle all'inizio di febbraio, contro gli anonimi operatori di una rete di botnet denominata "Rustock", che agiva tramite un vasto network di computer disseminati nel globo, infettati da software malevolo e in grado di distribuire enormi volumi di spam.

L'IBM ora ha diffuso dei dati in base ai quali l'eliminazione della botnet Rustock avrebbe ridotto in modo decisivo la quantità dello spam, in una percentuale misurabile tra il 35% ed il 40% nei livelli globali.

Agli inizi di marzo gli Stati Uniti risultavano ancora essere la seconda origine di spam sul Web, mentre adesso, dopo l'abbattimento di Rustock, si piazzano solo al 15° posto.

I risultati dell'azione federale hanno avuto impatti anche sui volumi generati da Israele e dal regno Unito, con una riduzione rispettiva dei propri livelli di spam generato del 74%, 66% e 54%. Altri paesi dome il Vietnam ed il Sud Corea hanno visto diminuzioni molto più basse ma comunque misurabili, di circa il 2%.

L'IBM ha dichiarato che si tratta di cifre senza precedenti nella lotta allo spam, sebbene si preveda che i livelli possano presto tornare a quelli abituali se non saranno prese in modo sistematico azioni analoghe contro le spambot disseminate sul pianeta. Il problema è rappresentato ovviamente da tutti quei paesi nei quali una azione simile non è ancora neppure lontanamente immaginabile.