Quella sporca dozzina, versione 2012
Gli esperti della SophosLabs ha rilasciato l'ultimissima versione del report con il quale descrive la composizione geografica della popolazione spammers, con una bella lista dei primi 12 paesi più produtivi da questo punto di vista. Si può quindi scoprire che finalmente gli Stati Uniti hanno perso lo scettro del paese dal quale parte la maggior parte delle mail indesiderate. Il soprpasso dell'India sul gigante nordamericano è netto, il 9,3% dello spam viene dal paese asiatico, mentre gli Stati Uniti si attestano su valori un punto percentuale più sotto, 8,3%. Quindi di tutto lo spam che ricevete nella vostra inbox, una mail su 10 potrebbe provenire dal lontano oriente.
L'Italia non se la cava tanto male, a livello mondiale. Siamo al sesto posto con una percentuale sul volume totale pari al 4,9%. Davanti a noi, oltre a India e Stati Uniti, solo la Corea del Sud, l'Indonesia e la Russia, con le ultime due appaiate al 5%.
La maggior parte dello spam arriva da computer casalinghi che sono stati precedentemente compromessi da un attacco hacker e quindi controllati remotamente. La buona notizia del report della SophosLab è che il volume totale di mail considerate spam è in calo nel primo trimestre del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011. Questo è in parte merito di un miglior lavoro di filtraggio da parte degli ISP, ma va anche detto che gli spammers stanno seguendo la tendenza del momento, e quindi stanno piano pèiano abbandonando la tradizionale mail, per passare ai social network. Mentre il volume di spam per marketing è in calo, il traffico di mail infette con malware e mail di phishing è invariato.
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