Chipset Sandy Bridge, Intel ci ripensa (in parte)
Dopo aver provocato il caos tra i produttori di schede madri, rivelando un difetto nella serie 6 del chipset Sandy Bridge, Intel ha annunciato l'intenzione di ricominciare le spedizioni del chipset difettoso, prima ancora che vengano iniziate le spedizioni dei chipset corretti.
Intel afferma che ha deciso di avviare rispedizione i chipset dopo lunghe discussioni con i produttori di computer. "Come risultato di queste discussioni e in base a richieste specifiche da produttori di computer", dice l'azienda, "Intel sta riprendendo le spedizioni di chipset Intel serie 6, ma soltanto per l'utilizzo in configurazioni di sistema che non sono colpite dal problema di progettazione."
Il chipset dunque verrà ancora utilizzato in tutti quesi casi in cui il bug non rischia di compromettere le prestazioni del PC e dunque non si tradurrà in alcun problema per il cliente finale.
L'annuncio segue l'ammissione recente di Intel in merito ad un errore di progettazione ben pubblicizzato, che colpisce le porte SATA 3Gbps (tipicamente le porte da 2 a 5) nei chipset Intel P67 e H67.
Si presume dunque che i nuovi sistemi basati sui chipset difettosi o saranno dotati di una scheda controller SATA a parte, oppure utilizzeranno soltanto le due porte SATA 6Gbps fornito dal chipset, che non sono affette da alcun problema.
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