E se Samsung avesse falsificato i benchmark del Note 3?
Il Galaxy Note 3 è sicuramente uno smart phablet ben carrozzato con il suo processore quadcore da ben 2,3 GHz, ma Samsung ora deve difendersi da accuse che la vedono presunta falsificatrice dei dati del benchmark.
Secondo alcuni infatti il produttore di dispositivi mobili coreano avrebbe pompato un po (ci andrebbe un apostrofo) i dati relativi proprio alla CPU del Note 3. Samsung ovviamente respinge le accuse "Il Galaxy Note 3 ha una tecnologia che permette di massimizzare la frequenza della CPU per quelle applicazioni che richiedono maggiori performance" ha dichiarato un portavoce del colosso di Seul che poi ha aggiunto anche "Non si è trattato di un tentativo di esagerare i risultati del benchmark. A noi interessa solo dare ai nostri utenti la miglior user experience possibile con i mezzi a nostra disposizione".
Secondo alcuni Samsung non avrebbe dato una risposta soddisfacente, evitando di spiegare come mai i test mostrano il Galaxy Note 3 viaggiare a piena potenza con tutti i quattro core quando si accorge che vengono eseguiti i test di alcuni noti benchmark. Un po' (dai uno lo metto) come se il dispositivo si mettesse in mostra solo quando viene misurato.
Secondo l'accusa, lasciatemela chiamare così anche se non c'è una vera e propria causa legale in corso, i dati dei benchmark sarebbero stati gonfiati del 20% con punte che si avvicinano anche al 50%, facendo sembrare il Galaxy Note 3 ben più veloce di molti altri dispositivi con processori simili.
Onestamente viene da chiedersi per quale motivo Samsung avrebbe dovuto fare una cosa simile. Il Galaxy Note 3 è un dispositivo dalle performance indiscutibilmente al top, non credo che abbiano bisogno di barare per dare grossi fastidi ai rivali.
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3 commenti a "E se Samsung avesse falsificato i benchmark del Note 3?":
Che i dati siano gonfiati sembrerebbe dimostrato da un test nel quale i
risultati avuti su versioni modificate dei benchmark siano stati molto diversi
(in negativo). Questo dimostrerebbe che le performance del dispositivo vengono
sì aumentate a richiesta, ma a richiesta del produttore quando il telefono
"rileva" che sta facendo girare l'APK di AnTuTu, mentre se non lo "rileva" la
richiesta non avviene...
Ma non c'è solo Samsung a seguire questa politica...
Ma che tristezza!
Taroccare il Sistema Operativo perché mantenga una durata accettabile delle
batterie nell'uso normale (dubito che qualcuno si possa render conto - usando le
normali app - se il cell sta andano con 2 core a 1,6GHz oppure con 4 a 2,3) ma
viaggi a tutta randa non appena si lancia un benchmark.
Lì, magari, overclocca pure.
Che trucchetti del menga...
E si fanno pure piccionare! :-)))
Beh non sarebbe la prima volta che succede...
Se non ricordo male, a NVidia (o era ATI? O erano entrambe?) capitò un
"incidente" del genere.
Un tester stava facendo girare un benchmark di rendering in temèpo di un
ambiente 3D in tempo reale su una nuova card dichiarata con prestazioni al top;
finché non cambiò nessun parametro la scheda faceva faville... poi il tizio
fermò il programma di testing, girò la "telecamera" e... toh" tutti i poligoni
attorno erano spariti, come se la scheda "sapesse" di venire misurata ed avesse
soppresso tutte le parti del paesaggio che "non dovevano" venire mostrate sul
monitor...
Inevitabile figuraccia del produttore (maledizione, non lo ricordo proprio) e
conseguente pubblicità gratutia per tutti (sia lo stesso vendor che i
concorrenti)