Ecco Frankenstein il primo virus che si auto-genera
All’orizzonte i nuovi malware che ingannano gli antivirus rubando parti di codice del sistema operativo. Ecco come ci minacciano.
L’aspetto positivo di quando un virus informatico infetta un dispositivo tecnologico (computer, smartphone, tablet) è che quando lo debelli è finita lì. Non è come le vere malattie del corpo umano, che necessita di giorni (anche mesi) per poter recuperare. Il cervello elettronico, una volta sconfitto il virus, torna a lavorare come prima, in alcuni casi facendo “memoria” di quello che li è accaduto, come succede per i recenti antivirus. Presto le cose potrebbero cambiare e in peggio. E’ quello che emerge da un articolo dell’Economist di qualche giorno fa che analizza il caso del virus Frankenstein. Come la creatura creata da Mary Shelley, questo nuovo virus vive grazie a pezzi di codice provenienti da diversi software. La particolarità è che Frankenstein non è un assemblato di tanti piccoli virus ma di parti di codice assolutamente genuino del sistema di riferimento.
Il programma Calcolatrice oppure il Blocco Note sono software integrati nel sistema operativo, privi di qualsiasi codice maligno. Frankenstein prende parti del codice di questi programmi verificati per alimentarsi e colpire l’utente quando vuole...
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