Facebook: pubblicità sempre più mirata con email e numeri di telefono
La settimana prossima Facebook lancerà una nuova feature di targeting avanzato chiamata "Premium Power Tool" che consentirà alle aziende di raggiungere i loro clienti in maniera ancora più mirata, basandosi su email e numeri di telefono già in loro possesso e accoppiandoli con i dati aggiuntivi forniti dal social network. Questo nuovo strumento dovrebbe consentire all’azienda di Zuckenberg di aumentare gli introiti pubblicitari ed evitare un ulteriore crollo del titolo in borsa.
In dettaglio, dovrebbe funzionare così: le aziende, i negozi e i siti web di solito sono in possesso di elenchi di indirizzi email o di numeri di telefono di clienti che desiderano essere contattati per offerte, promozioni e simili. Secondo le indiscrezioni, basterebbe inserire questi elenchi nell’apposita schermata del tool e il social network si occuperebbe di accoppiarli con gli altri dati dei clienti disponibili in Facebook, come età, sesso e luogo di residenza. I risultati di questo match non sarebbero resi pubblici, ma per le aziende sarebbe possibile a quel punto creare offerte "ad hoc" per esempio solo per le clienti donne o solo per i residenti in una certa zona.
Questa funzione é stata testata negli ultimi mesi e un portavoce di Facebook ha confermato il prossimo lancio. I risultati sembrano essere ottimi: si tratta di un metodo molto efficace per raggiungere clienti affezionati che ancora non sono fan nel senso proprio del termine. Facebook sostiene che si tratti semplicemente di dare ai pubblicitari più possibilità di targetizzare i propri annunci. I mandanti non avranno accesso diretto ad alcun dato contenuto nei profili dei loro clienti.
Nonostante queste dichiarazioni rassicuranti, ancora non é chiaro quale sarà la reazione dei garanti della privacy. In particolare la Germania, già sul piede di guerra riguardo alle app di Facebook, non guarda con entusiasmo alle nuove frontiere raggiunte dal targeting all’interno del social network. Il Verbraucherzentrale Bundesverband (VZBV) è già in preallarme.
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