Google e i governi sempre più impiccioni
Pubblicato l'ultimo report di BigG sulla trasparenza. Aumentano le richieste di rimozione dei contenuti e di accesso ai dati da parte delle autorità. E l'Italia si posizione sui gradini alti della classifica.
La sorveglianza dei governi nazionali sulle attività svolte in Rete dagli utenti è in crescita: è la prima chiara evidenza che emerge dal Google Transparency Report, giunto alla sua sesta edizione dopo essere stato lanciato nei primi mesi del 2010. I dati contenuti nel resoconto circa le richieste dei governi sui dati veicolati dal Web appartengono al periodo che va da gennaio a giugno 2012.
Comparando le informazioni ottenute dal secondo semestre del 2009 agli ultimi mesi di quest'anno, si può notare come le richieste di accesso ai dati degli utenti da parte di entità governative sia cresciuta progressivamente fino ad arrivare a 20.938 nella prima metà del 2012, relative a circa 34.614 account. Tra gli ultimi profili privati posti sotto osservazione, risulta una casella Gmail illustre, quella appartenete all'ex capo della CIA David Petraeus, costretto alle dimissioni in seguito alla scoperta di una relazione extraconiugale proprio grazie al controllo delle sue email da parte del FBI...
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