ISP Danese blocca per errore 8000 siti
Un errore umano, fatto dalla polizia, ha avuto come risultato il blocco totale di migliaia di siti web per l'intera giornata di ieri. Gli utenti danesi si sono visti presentare dal loro browser un messagio che li informava del blocco del sito da parte della High Tech Crime Unit. La causa: offrire materiale pedopornografico. Il blocco ha interessato circa 8000 siti web.
La censura ha diversi aspetti a seconda del Paese in cui viene applicata. I paesi più liberali lasciano libertà agli utenti e intervengono poco sui contenuti. I paesi più oppressivi cercano di mantenere il controllo. Indipendentemente dal tipo di regime, la censura viene largamente utilizzata per limitare la criminalità. Che sia opposizione al regime, pirateria informatica, condivisione di documenti protetti da diritto d'autore o altre forme di illegalità.
Ieri in Danimarca Internet non è che sia proprio collassato, ma per migliaia di servizi la giornata non è stata di certo tra quelle più piacevoli. Per alcune ore, gli utenti dell'ISP Siminn, si sono visti rifiutare l'accesso a migliaia di siti web inclusi Google e Facebook. A tutti coloro che tentavano di raggiungere questi siti, veniva mostrata una pagina con un minaccioso messaggio di warning. La pagina era stata bloccata per la protezione dei più piccoli e dei più indifesi: i bambini.
L'errore è avvenuto per uno scambio di postazione. Un impoegato dell'ISP è stato messo a lavorare sul pc di un collega e ha salvato un file con una lista di siti in un posto sbagliato. LA lista conteneva oltre 8000 siti web. In poco tempo la lista è stata acquisita da altri ISP e in pochissimo tempo la rete danese è caduta in ginocchio.
Ci sono volute ben 3 ore per ripristinare la normalità.
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