Così Facebook spia Internet
I cookie sono l'invenzione più amata e odiata dell'era internet.
Se da un lato consentono di accedere velocemente ai siti più visitati, immettere con pochi click dati di accesso ed effettuare comodamente acquisti online, dall'altro rappresentano un serio problema di privacy. Visto che ogni sito contiene tanti moduli diversi, è normale che sul computer di ogni utente siano salvati centinaia di cookie, che si aggiornano ogni volta che si visita lo stesso sito. In termini tecnici il "biscotto" contiene delle stringhe di testo che partono da un server (quello del sito che si visita) e arrivano a un utente che poi li rimanda al mittente, con nuove informazioni sulla navigazione.
Oggetto di discussione da anni, i cookie possono anche essere utilizzati per tracciare la navigazione su altri siti non direttamente navigati da un utente. Questo può succedere quando su siti "terzi" sono presenti porzioni di codici provenienti dal sito che visitiamo di solito, al quale si è concesso il permesso di tracciare i nostri movimenti. Un esempio è la pubblicità sul web: spesso i banner pubblicitari vengono gestiti direttamente dalla agenzie che li producono e non dagli amministratori del sito vero e proprio. Grazie ai cookie ricevuti sui navigatori del portale, le agenzie possono costruire campagna pubblicitarie ad hoc, personalizzate per i singoli utenti divisi per categorie, interessi, hobby...
Continua a leggere questa notizia su mytech.panorama.it.
- [05/06/14] Niente cookies senza consenso
- [13/11/12] Invisibili sul web, così è possibile
- [03/11/12] "Fateci tracciare ancora gli utenti" l'ira dei pubblicitari
- [03/03/12] ISP Danese blocca per errore 8000 siti
- [06/05/10] USA: così trasformeremo la privacy