ITU non legifera, hacktivisti alla carica
Un gruppo di attivisti diffonde dati riservati di entità governative. Mentre a Dubai la Russia ritira il sostegno alla controversa proposta ONU di regolamentazione della Rete.
Prima di andare in vacanza gli smanettoni del gruppo "GhostShell" hanno deciso di salutare la Rete con un nuovo exploit: l'organizzazione di hacktivisti (secondo alcuni derivata dal più noto collettivo Anonymous) ha distribuito online milioni di account rubati a chi dovrebbe avere la segretezza fra le sue priorità. Per la precisione sono ben 1,6 milioni gli account violati da GhostShell, con credenziali di accesso e log riconducibili a chi lavora per NASA, ESA, Pentagono, Federal Reserve statunitense, Interpol, FBI, aziende e contractor impegnati coi militari, aeronautica e la Difesa.
Gli "allegroni" del gruppo hacktivista si sono pure divertiti a segnalare, ai rispettivi responsabili della sicurezza IT, i problemi individuati (e prevedibilmente sfruttati per accedere alle informazioni pubblicate online) sui server (150) delle organizzazioni prese di mira...
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