L'insuccesso di Apple Maps fa gongolare Nokia/Microsoft
Se a Cupertino alzano gli scudi per difendersi dalle numerosissime critiche legate all'insuccesso del'app Apple Maps, a Redmond/Helsinki sgranano gli occhi e vedono uno spiraglio nel quale intrufolarsi per conquistare fette di mercato.
L'accopiata Nokia/Microsoft infatti, ha speso tempo e denaro negli ultimi anni per migliorare una propria tecnologia per il mapping, e spera possa convincere alcuni aficionados della mela che non hanno ancora preso il nuovo iPhone a fare un pensierino sul Lumia.
Bisogna ricordare che Nokia, 4 anni fa quando era ancora single, aveva speso l'equivalente di 8,1 miliardi di dollari per acquistare Navteq, la società nord americana fondata nel 1985 che è tra i leader mondiali per la produzione di sistemi di geolocalizzazione e produce mappe digitali. Quindi le basi ci sono e sono solide, diversamente da Apple che deve fare affidamento su terze parti, per Nokia/Microsoft si farebbe tutto in casa.
Tutta la struttura di Navteq, i database belli rigonfi di dati ad elevata precisione e alcune funzionalità sono tra i punti di forza sui quali il binomio Microsoft/Nokia vuole puntare.
Sebbene è difficile che chi si è fatto ore di coda e ha speso centinaia di dollari per avere un iPhone 5, possa riportarlo all'Apple Store solamente per una app deludente, di sicuro questo passo falso di Cupertino aprirà per Android e Microsoft un varco nel quale insinuarsi, per allungare il passo (nel caso di Android) o recuperare il distacco (Nokia/Microsoft).
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