Myspace licenzia 500 dipendenti
Il declino di Myspace appariva ormai da tempo inesorabile. Da un lato, l'ascesa di Facebook ha sottratto alla piattaforma una enorme fetta di utenti, che hanno preferito migrare verso un social network più facile da usare e per certi versi più efficace. Dall'altro, Myspace ha sofferto di un atteggiamento eccessivamente statico negli ultimi anni, un errore che lo ha dotato via via di un appeal sempre più scarso oltre che di un aspetto decisamente obsoleto.
La recente introduzione di modifiche ai layout e di nuove funzionalità non ha fatto altro che aggravare la situazione. Gli utenti non si sono fatti ingannare ed hanno percepito il maldestro tentativo di allinearsi a Facebook, una scelta che è suonata come una sorta di ammissione di sconfitta da parte di Myspace.
Ora arriva un annuncio prevedibile: Myspace si appresta a chiudere i propri uffici ed a licenziare 500 dipendenti, circa la metà di tutti i propri impiegati.
In molti paesi, tra i quali l'Italia, resterà al lavoro soltanto una piccola unità commerciale e null'altro. Si ipotizza addirittura la vendita dell'intero social network, se non una definitiva chiusura.
È un peccato. Myspace aveva rappresentato, soprattutto per gli artisti, una buona vetrina e la possibilità concreta di allacciare rapporti di lavoro oltre che di raccogliere fan. Facebook non sembra, al momento, essere in grado di sostitursi a questa funzione, mentre le nuove piattaforme come Reverbnation sono ancora troppo acerbe per farlo.
Molti, come il sottoscritto, hanno dedicato anni di lavoro ad una rete che probabilmente non esisterà più. Un monito a non affidare il proprio destino ai social network?
- [29/09/12] Grande Muraglia: utenti di Facebook e Twitter in aumento in Cina
- [25/09/12] Anche le vostre ricerche nell'Activity Log di Facebook
- [12/06/12] L'inesorabile colonizzazione di Facebook
- [15/02/12] Myspace, gradimento nuovamente in ascesa
- [17/02/11] Facebook e lo stress: più amici = più ansia?
Un commento a "Myspace licenzia 500 dipendenti":
Ho corretto un'imprecisione ma purtroppo è andato perso il commento che me l'ha fatta notare, grazie comunque a Massimo.