Non più sigle o codici, la password è già nel nostro inconscio
Sfruttare la capacità innata di memorizzare schemi e azioni ripetute abitualmente
Un importante ente governativo custodisce dati nel suo sistema informatico. Un gruppo di criminali cerca di estorcere verbalmente e con la forza le password di accesso a un mondo di segreti. Ma questa password è sconosciuta, anche se viene usata ogni giorno: risiede infatti a livello inconscio. Non si tratta del sequel di Inception, ma di un possibile risvolto del contributo dato dalla criptografia e dalle neuroscienze cognitive alla sicurezza informatica. Lo scopo? Modificare l'approccio tradizionale alle password, utilizzando un gioco come chiave di accesso.
I ricercatori dell'Università di Stanford e della Northwestern University di Chicago, in collaborazione con Sri International, hanno studiato i circuiti del cervello coinvolti nell'apprendimento e in grado di ricordarci come si compiono azioni semplici senza pensarci troppo...
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- [17/09/04] Il chip che protegge le password