Il chip che protegge le password
A breve IBM inizierà a distribuire i primi PC che si serviranno della tecnologia Safekeeper Trusted I/O Device, un sistema di sicurezza hardware creato dal gruppo National Semiconductor.
In sostanza questa tecnologia, che sostituisce il vecchio approccio basato sull'utilizzo di due chip, si serve di un singolo chip, all'interno del quale vengono immagazzinate tutte le informazioni riguardanti l'identità e le password dell'utente. Il chip può contenere più di trenta chiavi RSA da 2048 bit, utilizza un acceleratore crittografico RSA e SHA-1 e fornisce il supporto Secure GPIO Port.
Questi sistemi consentono di eseguire controlli di autenticazione e di integrità del sistema e dei dati, assicurando che non vengano effettuate modifiche non autorizzate. Inoltre garantiscono riservatezza dei dati confidenziali, come ad esempio numeri di carte di credito e password.
Ultimamente parecchie compagnie stanno guardando con maggiore attenzione ai sistemi di autenticazione e di crittografia, con un particolare interesse per i sistemi biometrici, come i device che effettuano la scansione dell'iride e i lettori di impronte digitali. Ad ogni modo pare che l'approccio hardware alla sicurezza fornisca molte più garanzie di quello software.
IBM si servirà della tecnologia Safekeeper sia per i notebook che per i desktop e sembra che anche Dell e Hewlett-Packard siano molto interessate a questi chip, anche se per ora non sono state fornite notizie più precise a riguardo.
National Semiconductor
Letizia Achenza - Programmazione.it
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