Nuove bio-batterie durano oltre 10 giorni

Lo studio di nuove batterie che siano più performanti, che possano durare di più e che siano composta da materiali il più possibile ecologici e facili da smaltire. Lo studio delle bio-batterie è sicuramente quello che attira maggiormente, perché è ovviamente la situazione migliore per chi pensa anche alla salute del pianeta, il loro processo di ricarica e di smaltimento sono praticamente a tossicità zero.

Al Virginia Polytechnic Institute and State University si stanno dando parecchio da fare con le bio-batterie e con un particolare combustibile che, una volta processato, possa produrre l'energia necessaria per sostenere i consumi di un dispositivo mobile, senza dover essere enorme o eccessivamente pesante. Sia che siate a casa o in ufficio lo avete li vicino a voi, in un barattolo o in piccole bustine, ma presto lo potrete avere anche dentro il vostro smart phone.

"Sfruttando l'energia prodotta dalle batterie agli ioni di litio il telefono riesce a vivere solamente un giorno, ma nel futuro si userà lo zucchero come combustibile e allora la vostra batteria potrebbe arrivare a durare anche 10 giorni" ha dichiarato uno dei ricercatori che stanno lavorando alle batterie allo zucchero.

Le bio-batterie allo zucchero usano lo stesso principio che nel nostro corpo trasforma lo zucchero in energia per alimentare il movimento. Nel corpo umano lo zucchero viene trasformato dal metabolismo in biossido di carbonio e acqua, rilasciando elettroni. All'interno della batteria, la stessa trasformazione viene catalizzata da due enzimi che liberano due coppie di elettroni dallo zucchero. Le batteria sfruttano questi elettroni per produrre l'energia elettrica e alimentare i dispositivi elettronici. Altri 10 enzimi servono alla bio-batteria per ristabilire i reagenti all'interno della cella di reazione e il ciclo può ricominciare. Dopo sei cicli la bio-batteria avrà estratto tutta l'energia disponibile dalla molecola di zucchero.