Smartphone e tablet, ecco perché non ti conviene portarteli a letto
Uno studio rivela che il 90% dei giovani tra i 18 e i 29 anni ha l'abitudine di dormire con il proprio smartphone. Peccato sia dannoso, per il sonno come per la salute.
Questa conversazione è avvenuta davvero, tra me e un mio amico che vive così in simbiosi con il suo smartphone da portarselo rigorosamente a letto per poi infilarlo puntualmente sotto il cuscino prima di addormentarsi. Pensavo fosse un'ossessione sua, magari un viatico per sublimare una qualche carenza affettiva, e invece a quanto pare il mio amico è in buona compagnia. Secondo un recente studio condotto negli Stati Uniti, il 90% delle persone di età compresa tra i 18 e i 29 anni, in possesso di uno smartphone, hanno l'abitudine di portarselo a letto quando dormono.
Perché? Per vari motivi. C'è chi lo utilizza (in alternativa a un tablet o alla TV) nei minuti che precedono il sonno, per controllare mail, surfare sul Web o postare gli ultimi contributi social (il 95%), c'è chi tende a svegliarsi nel sonno e vuole averlo a portata di mano per controllare eventuali notifiche (il 50%), chi decide di lasciare la suoneria accesa in modo da essere svegliato da eventuali messaggi o chiamate (il 25%), chi magari lo silenzia ma lo tiene comunque accesso, perché se ne dimentica, o perché ha scaricato delle app per la monitorazione del sonno...
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