La spirale d'invidia di Facebook
Un 'gioco' psicologico sempre più frequente tra i gli utenti.
L'insoddisfazione porta alla rovina e, nel caso dei social network, non è cosa buona. Parliamo di utenti che non contenti dei propri profili, li arricchiscono fino all'esagerazione creando false facciate di ciò che in realtà non esiste. Non solo foto non veritiere quindi ma grandi manovre per apparire al meglio, per non dover guardare il profilo di un amico e provare invidia.
Tutto ciò è il risultato di uno studio germanico che mette in evidenza l'importanza che il social network ha nella vita di molte persone tanto da influenzarla al punto di provare emozioni forti e importanti. Lo studio è stato condotto dal Dipartimento di Sistemi Informativi del TU Darmstadt del Prof. Dr. Peter Buxmann con l'ausilio dell'Istituto dei Sistemi Informativi del zu Berlin Humboldt-Universität della Dr. Hanna Krasnova: dopon aver intervistato degli utenti utilizzanti il noto social le conclusioni non sono delle migliori. Oltre un terzo degli intervistati ha provato sentimenti negativi, come la frustrazione e l'invidia.
Hanna Krasnova, Responsabile del progetto: "sebbene gli intervistati fossero riluttanti ad ammettere i propri sentimenti di invidia - un fenomeno saliente nel contesto di Facebook - nell'accedere alle abbondanti notizie positive dei profili di apparente successo dei propri 'amici'. Gli utenti non particolarmente attivi nelle comunicazioni interpersonali sui social network, li utilizzano soprattutto come fonti di informazioni, ad esempio per la lettura di messaggi degli amici, controllando i feed delle notizie, o per la navigazione delle foto, e sono particolarmente soggetti ad esperienze dolorose. L'invidia verso i propri amici di Facebook conduce ad un circolo vizioso".
L'elemento che desta più invidia? Le foto della vacanze ovviamente!
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