Videoregistratore virtuale, negli USA si può
Le registrazioni DVR (Digital Video Recording) gestite in remoto, con il set-top box dell'utente a fare solo da client "stupido" per la ricezioni dei flussi in streaming senza sottosistemi di storage a corredo, sono una tecnologia perfettamente legittima che può quindi approdare sul mercato.
Lo ha deciso la Corte Suprema degli Stati Uniti, ponendo fine alla querelle tra la società che ha sviluppato il sistema e gli studios al gran completo e aprendo le porte a un mercato fatto potenzialmente di grandi numeri.
Con l'autorevole opinione della Corte Suprema si conclude dunque il caso Cable News Network v. CSC Holdings, che ha viste contrapposte la società di New York Cablevision e la Copyright Alliance, la più grossa lobby dell'industria dei contenuti (46 membri inclusi gli studios hollywoodiani, i network televisivi, RIAA, MPAA, Microsoft e chi più ne ha più ne metta) sulla presunta illegalità del DVR remoto realizzato dalla suddetta società newyorkese.
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