WhatsApp non rispetta la privacy
Secondo enti a protezione della privacy in Canada e in Olanda, WhatsApp non rispetterebbe la privacy dei suoi utenti.
Secondo quanto comunicato dai rappresentanti di quest'indagine, WhatsApp chiede l'accesso all'intera rubrica in modo da poter controllare chi, tra i contatti, è già un utente del servizio e chi no. "La rubrica contiene i numeri di telefono sia di utenti di WhatsApp che non," ha dichiarato Jacob Kohnstamm, presidente dell'authority sulla protezione dei dati olandese. "Questa mancanza di scelta è contro la legge canadese e olandese."
Mentre i produttori di WhatsApp ora permettono agli utenti di iOS 6 di aggiungere gli utenti manualmente, chi usa BlackBerry, Android, Windows o Nokia non ha ancora quest'opzione. Questo significa che il problema non è ancora stato risolto per la commissione investigativa anche se WhatsApp si è impegnata a fornire quest'opzione anche sulle altre piattaforme in data da destinarsi.
WhatsApp è un'app che permette a persone di tutto il mondo di inviare gratuitamente brevi messaggi di testo direttamente dal cellulare ad altri utenti membri del servizio. È una delle top 10 app più popolari su iTunes e su Google Play ha già superato i 100 milioni di download. Su iTunes, l'app costa €0,79, mentre su Android e BlackBerry è gratis anche se viene richiesto il pagamento di €0,79 ogni anno dopo il primo anno di utilizzo.
La commissione d'inchiesta ha inoltre stabilito che altri due problemi riscontrati durante il corso delle indagini sono già stati risolti, ovvero che l'app inviava i messaggi in chiaro (non criptati), rendendoli vulnerabili a intercettazioni; e il fatto che l'app usasse un meccanismo troppo elementare per generare la password di ogni dispositivo, rendendo troppo semplice per un malfattore inviare messaggi fingendosi un'altra persona.
È da notare che, in Italia, WhatsApp è perfettamente a norma di legge.
Bisogna inoltre tenere a mente che tutte queste app (come per la maggior parte dei siti web di dieci anni fa) sono creati da persone che ce la stanno mettendo tutta, ma che non sempre sono al corrente di tutti gli standard migliori in termini di sicurezza. Quando si usano queste app bisogna sempre pensare che la persona che ha in mano i nostri dati potrebbe essere un 14enne.
Voi che ne dite, continuerete a usare WhatsApp? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti.
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