Wii U, la prima impressione

La nuova console di Nintendo è sbarcata in Italia per un gustoso antipasto: nel corso di un evento che si è svolto a Milano, Nintendo ci ha dato la possibilità di mettere le mani – è il caso di dirlo – sulla Wii U. E dunque: che sensazione ci ha lasciato il primo contatto?

Una discreta batteria di postazioni di gioco accoglie i visitatori, addetti ai lavori e non solo; la cospicua presenza di titoli "da grandi" come Zombi U, Pikmin 3, Batman: Arkham City Armored Edition, Ninja Gaiden 3: Razor's Edge chiarisce subito che questa volta Nintendo non ha intenzione di lasciare a digiuno i giocatori più esigenti, quelli che negli anni passati evitavano la Wii per accasarsi con PS3 o Xbox 360.

Il centro gravitazionale dell'attenzione è ovviamente il tablet-controller battezzato Game Pad. In linea teorica, i suoi utilizzi ludici sono tre:

1) controller principale, che offre sullo schermo da 6" informazioni, azioni o menu aggiuntivi

2) gioco "asimmetrico" nel multiplayer, ossia uno usa il pad, gli altri i Wiimote, seguendo dinamiche parallele ma differenti

3) display alternativo per spassarsela anche a tv spenta.

Difficile dare un giudizio in così poco tempo sul controller in sé, nudo e crudo: le sue applicazioni possono variare drasticamente, e bisognerà valutarle caso per caso. Ciò detto, la combinazione tra tv e joypad-tablet è da subito molto interessante. Il GamePad ha una consistenza solida, pesa meno di quanto possa sembrare (un dettaglio fondamentale in vista delle future maratone con Assassin's Creed III e New Super Mario Bros U), e si rivela piuttosto comodo anche affrontando titoli che richiedono riflessi rapidi e combinazioni di tasti complesse...