X.pose, un top prodotto con stampante 3D a trasparenza variabile
News per le sole signore/signorine oggi. Si parla di vestiti e di trasparenze. La novità è che le trasparenze sono tecnologicamente controllabili, o meglio sono controllate dal nostro comportamento online. Un po come dire che se faccio sapere i fatti miei a tutti, che mi vesto a fare? Meglio se me ne vado in giro nudo. Vabbé l'ho messa un po' sul tragicomico. In realtà mi ha colpito molto la descrizione che l'artista Xuedi Chen, autrice del primo capo di questo tipo, ha fatto del suo X.pose un bustino/corpetto per le donne che vogliono provare ad indossare un capo stampato con una stampante 3D e in grado di modificare quanto décolleté mostrare.
"Essendo parte di un mondo iper-connesso e di una società nella quale a volte ho l'impressione di avere ben poco controllo sui dati digitali che mi riguardano, mi sono chiesta quanto di me mostro inconsapevolmente?" ha detto Chen, che ha poi continuato "Fino a che punto i metadati che girano su di me dipingono una immagine accurata di quella che sono io come persona? Quali tratti della mia personalità emergono dal mio ritratto digitale?"
L'ispirazione per X.pose Chen la avuta pensando a come sia facile per Google tenere traccia dei posti dove si trovava e dove era stata, tanto da, a volte, era in grado di prevedere anche dove sarebbe andata. X.pose è una struttura stampata in 3D a modellata sul corpo in modo da essere confortevole. Sotto la rete, viene posizionato un sottile film di display in grado di modificare la propria opacità fino a diventare completamente trasparenti.
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