Il prezzo dei worm
Le pagine delle riviste informatiche sono piene di pubblicità della Microsoft, in cui si presentano casi reali di grandi aziende che hanno creato reti enormi sfruttando i prodotti di Bill Gates.
L'intento della casa di Redmond è di far capire alle aziende che il prezzo del sistema operativo, ovviamente superiore alle soluzioni open-source, viene ammortizzato risparmiando sul tempo impiegato per la configurazione, grazie alle interfacce grafiche ed alla maggiore disponibilità di 'manodopera' competente.
Questo scenario però è rovinato dagli attacchi costanti portati ai sistemi Microsoft da virus e worm.
Una analisi della Gartner ha evidenziato che il costo di worm e virus può incidere fino al 15% nel budget IT di un'azienda.
Questo costo è dato dai downtime e problemi vari causati dai malware e dalla necessità di applicare le patch di sicurezza il più in fretta possibile, dato che i tempi tra i rilasci e le epidemie si stanno accorciando sempre di più (Blaster aveva impiegato 25 giorni a diffondersi, Sasser solo 18).
Il problema per le aziende è che negli ambienti di produzione non si può semplicemente usare Windows Update e installare tutto, perchè le patch per quanto testate possono sempre portare dei malfunzionamenti in ambienti complessi.
C'è quindi la necessità di testare le patch in ambienti di prova e valutarne l'impatto sul sistema in tempi brevissimi.
Il consiglio di Gartner è di investire sulla prevenzione, dato che firewall e router ben configurati possono riuscire a bloccare virus e worm anche prima del rilascio delle patch.
Techweb
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