Consumatori: come difendersi da servizi tel non richiesti
Dopo aver ricevuto un sms o la telefonata di un operatore con un'offerta di servizio, oppure aver chiesto soltanto informazioni ad una società, agli utenti telefonici può capitare di ricevere una bolletta da parte di un'azienda di telefonia per un servizio mai richiesto e anche misterioso come il carrier pre selection, l'unbundling o, peggio ancora, un abbonamento.
E' quanto rileva in una nota l'Unione Nazionale Consumatori, sottolineando come spesso accada che il procacciamento di abbonamenti e servizi sia generalmente affidato a ditte esterne, che prendono una provvigione su ogni contratto e che in parte va anche al singolo operatore. Il quale ha così tutto l'interesse a gonfiare il numero di contratti anche a danno di utenti che non ne hanno mai fatto richiesta. Uscirne è spesso un'odissea, dice l'associazione: "Passano mesi e mesi e intanto molti hanno già pagato a loro insaputa perché hanno la bolletta domiciliata in banca o alle Poste".
Come difendere i propri diritti di consumatori? L'Unione ricorda che per quanto riguarda gli sms, il Garante della privacy ha recentemente chiarito che le società telefoniche possono inviarli soltanto agli utenti che hanno dato un esplicito consenso a riceverli. In caso contrario, si può fare una denuncia allo stesso Garante (Piazza Montecitorio 121, 00186 Roma, garante@garanteprivacy.it ). Ma ancora più importante, ai fini della disattivazione del servizio non richiesto e della restituzione dei soldi, è una denuncia alla Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Centro direzionale, Isola b5, 80143 Napoli) dal cui sito (www.agcom.it) si può scaricare il modulo denominato "UG" con il quale si può chiedere l'intervento della stessa Autorità per conciliare la vertenza. Il modulo va inviato per posta perché deve essere firmato, indirizzandolo all'Ufficio contenzioso. Nel frattempo è sospeso ogni pagamento da parte dell'utente.
Contemporaneamente, ricorda ancora l'Unione Consumatori, si può utilizzare un altro modulo, denominato "GU5" e scaricabile sempre dal sito dell'Autorità, chiedendo un provvedimento immediato per far cessare l'abuso della compagnia telefonica. Dal momento che quest'ultima non dispone di alcun consenso dell'utente all'attivazione del servizio, ricorda l'associazione, la procedura si svolge rapidamente, anche perché la compagnia potrebbe essere sanzionata dall'Autorità o condannata a un indennizzo.
News tratta da Mytech.it
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