Curiosity fa l'upgrade del software
È stato un weekend di relax per Curiosity, meno per gli scienziati che gestiscono la missione del rover sul pianeta rosso.
La NASA ha dichiarato che Curiosity si è sottoposto a un "trapianto di cervello" negli ultimi 4 giorni. Durante questo tempo gli ingegneri hanno sostituito il software usato per la fase di volo e la fase d'atterraggio e preparandolo per le operazioni sul suolo di Marte. L'agiornamento ha aggiunto alcune funzionalità cruciali come l'uso del laboratorio geochimico, un miglioramento delle abilità di guida e l'uso del braccio meccanico.
L'aggiornamento ha dovuto aspettare fin dopo l'atterraggio perché il processore, un PowerPC 750 a 200MHz con 256 MB di DRAM e 2GB di memoria flash, costruito anni fa per supportare le dure condizioni di viaggio e di Marte, è molto limitato quando paragonato anche all'elettronica di consumo disponibile oggi, ha dichiarato Ben Clichy, ingegnere che lavora al progetto Curiosity.
Il fatto è che il software necessario per far arrivare Curiosity su Marte è molto diverso da quello che gli serve ora per la sua missione di analisi e di ricerche. Purtroppo i due software non potevano coesistere a causa delle limitata capacità di memoria dell'hardware. Gli scienziati avevano quindi previsto questo upgrade ancora prima della partenza.
"Il mio cellulare ha un processore che è 10 volte più veloce di quello di Curiosity e ha 16 volte la memoria," ha dichiarato Clichy. "E il mio cellulare non deve fare atterrare nulla su Marte."
Anche il sistema operativo, il VxWorks, ha 27 anni ed è usato in molte applicazioni al di fuori delle esplorazioni interplanetire: ad esempio è usato a bordo degli elicotteri Apache Longbow.
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