Clarke, ex consigliere di Bush: gli Stati spiano su Internet
Le potenze mondiali militarmente più avanzate stanno usando Internet per spiare i nemici e preparare attacchi digitali contro obbiettivi ostili.
E' quanto ha dichiarato oggi uno dei principali esperti di sicurezza informatica, Richard Clarke, già consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca. "Quando si verifica un grave incidente informatico, la maggior parte delle volte è difficile provare chi è il responsabile. Ci sono incidenti in cui penso siano coinvolti governi, che fanno sia riconoscimento che sperimentazione di principi, per metterne alla prova i punti deboli", ha detto Clarke, affermando di sospettare che Russia e Cina siano gli utenti più pervasivi nell'impiego di Internet a fini di raccolta di informazioni di spionaggio su Stati che considerano nemici, progettando modi per usare le informazioni a scopi militari.
"Forse anche gli Stati Uniti" ha detto a Reuters, nel corso di una conferenza sulla sicurezza. Clarke ha lavorato per gli ultimi tre presidenti come consigliere della Casa Bianca per la sicurezza nazionale. Ha poi dato le dimissioni dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, criticando apertamente l'amministrazione Bush sulle campagne contro il terrorismo e la guerra in Iraq. I suoi ultimi commenti sono stati espressi mentre gli esperti di sicurezza delle reti registrano attacchi sempre più sofisticati a siti web aziendali e governativi, che ne bloccano il funzionamento per lunghi periodi o ne violano le difese per rubare segreti commerciali.
I PERICOLI SONO IN AUMENTO Mentre sono sempre di più le infrastrutture nazionali cruciali nel mondo, dalle linee d'emergenza della polizia alle reti energetiche, collegate a volte all'Internet aperta al pubblico, i rischi di attacchi informatici sono crescenti. Per di più, sono stati diffusi su Internet una nuova serie di elaborati programmi computerizzati in grado di penetrare in reti di sicurezza ed arrivare a informazioni della massima riservatezza. Gli esperti concordano sul fatto che questo sia una prova lampante che ci sono tentativi sponsorizzati da Stati per penetrare nei sistemi computerizzati militari o compromettere le reti di sicurezza nazionale. Ma la crescente gravità degli attacchi via Internet e la crescita di programmi malevoli di spionaggio hanno indotto molti a concludere che questa sia opera di professionisti dotati di abilità avanzate nell'attività informatica, di fondi consistenti e di un modo di pensare di stampo militare. I funzionari che si occupano di potenziare le normative credono che ci sia il crimine organizzato dietro a buona parte dei cosiddetti nuovo "spyware" che quotidianamente emergono in Internet. Programmi che si sono dimostrati capaci di spillare danaro agli utenti o rubare le loro coordinate bancarie mentre anche grandi società ne sono rimaste colpite.
"L'attività di hacking organizzata è principalmente svolta a fini economici", dice Ira Winkler, già specialista di sicurezza di rete dell'America's National Security Agency, aggiungendo che alcuni governi sono anche interessati nell'usare il mezzo per derubare i loro rivali in economia, visto che Internet ha dimostrato di essere una delle migliori risorse per lo spionaggio aziendale. Per questa ragione, gli esperti di sicurezza hanno iniziato a mettere in guardia le multinazionali più in vista del mondo affinché rafforzino le difese delle proprie reti contro le intrusioni informatiche, con risultati alterni. Clarke sostiene che le nazioni più industrializzate del mondo rimangono a rischio sia di fronte a forme di attacchi informatici contro sia settori aziendali che infrastrutture nazionali, perchè gli investimenti per potenziare queste reti sono stati esigui. "Spero che una delle lezioni apprese dall'11 Settembre sia che non si deve aspettare che avvenga un disastro per porre rimedio ai problemi che sappiamo esistono", ha concluso.
News tratta da Mytech.it
- [11/06/11] Citigroup subisce il furto dei dati di 200000 clienti
- [21/03/10] Hacker addio utopia, ecco il nuovo cybercrime
- [22/02/10] Zbot ecco come agisce
- [18/12/07] McAfee: spionaggio cibernetico crescente minaccia per sicurezza nazionale
- [03/05/07] Osserv. Naz. Sicurezza Informatica: 70% aziende rischio intrusioni wireless