Il chilogrammo perde colpi

Ha 135 anni: si può capire che inizi a mostrare segni di stanchezza.

Come tutti sappiamo, nel Sistema Internazionale di unità di misura il chilogrammo è definito come la massa di un particolare cilindro di platino-iridio depositato dal 1875 presso l'Ufficio internazionale dei pesi e delle misure a Sèvres, in Francia.

Il problema è che a quanto pare l'oggetto fisico sta diventando sempre più leggero, a causa di un normale decadimento del materiale. Questo rischia di mettere in crisi l'intero sistema delle unità di misura.

Fortunatamente, l'inconveniente è legato soltanto a questa particolare unità: il chilogrammo infatti è l'unica tra le unità di misura SI che è definita in relazione ad un manufatto dell'uomo e non a una proprietà fisica.

Ora gli scienziati vogliono sostituire il riferimento al cilindro campione con una nuova definizione standard, basata sulla costante di Planck. Una nuova difficoltà si è però affacciata sulla strada del kg: due diversi esperimenti progettati per effettuare il passaggio continuano a fornire risultati diversi.

A questo punto un ricercatore ha proposto una soluzione bizzarra: prendere la media dei valori dei due esperimenti e utilizzare questo numero come la definizione ufficiale.

"Decidere di usare la media di due risultati differenti sembra perfettamente corretto dal punto di vista matematico, ma non potremmo chiamarlo scienza", ha detto Michael Hart, un fisico dell'Università di Manchester. E sono in tanti a pensarla come lui. Ora si attende che qualcuno riesca a capire come mai i due esperimenti non convergano sul medesimo risultato.

Questa storia sembra volerci insegnare che il percorso della scienza è fatto di imprevisti e che non si può mai dare nulla per assodato. Se non possiamo essere sicuri nemmeno del peso di un chilogrammo...