Indagine legale per due ISP italiani
Una indagine è stata avviata verso due Internet Service Provider italiani perchè hanno lasciato che i loro utenti si collegassero indisturbati al sito BTjunkie. Gli ISP sono sospettati di aver infranto le leggi che regolano i diritti d'autore, ignorando l'ordine restrittivo del tribunale che aveva imposto di bloccare agli utenti l'accesso al popolare motore di ricerca per BitTorrent.
All'inizio dell'anno un tribunale aveva intimato un blackout nazionale del più usato sito per la ricerca dei torrent: BTjunkie. Gli ISP italiani avevano l'ordine preciso di bloccare sia l'indirizzo IP del sito che l'intero dominio, per evidenti legami con la pirateria online. I webmaster di BTjunkie non erano al corrente della decisione. "Sono molto deluso dal sistema giuridico italiano" hanno detto a TorrentFreak allora "Faremo del nostro meglio per lottare per il diritto comunicare degli utenti italiani."
La promessa è stata mantenuta, e qualche settimana dopo è stato attivato un proxy che permetteva agli utenti italiani di aggirare il blocco. Ad ogni modo, per molti utanti italiani uil proxy non era nemmeno necessario poichè sia Fastweb che NGI non hanno messo in pratica l'ordinanza. La negligenza nel adempiere all'ordinanza ha dato alla procura di Cagliari le basi per avviare una indagine verso entrambi gli ISP. Questo è il primo caso in Italia in cui è l'ISP a essere ritenuto responsabile per le violazioni dei diritti d'autore da parte dei propri utenti.
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3 commenti a "Indagine legale per due ISP italiani":
C'entrerà qualcosa la delibera dell'agcom?
Questo è il primo caso in Italia in cui è l'ISP a essere
ritenuto responsabile per le violazioni dei diritti d'autore da parte dei propri
utenti.
Beh, questo non è corretto.
FW e NGI sono indagati per non aver applicato un preciso ordine di un tribunale,
il che è ben diverso dal dire che sono indagati perché il loro utenti visitano
un tal sito sospettato di violare i diritti d'autore.
Frnakly I think that's absolutely good stuff.