Più sei vecchio più sei infetto

I giovani spendono mediamente molto più tempo collegati online, ma questo non sembra aumentare la loro vulnerabilità ai malware. Lo scorso anno, i teenager hanno passato online mediamente più di 4 ore al giorno. Nello stesso periodo, gli adulti nel range che va da 54 a 64 anni d'età, ha passato mediamente 2 ore e 41 minuti navigando in rete. Questo il risultato iniziale di una ricerca sugli internauti e che ha solleticato ulteriori ricerche da parte della Enigma Software. La software house che produce il SpyHunter, noto programma per la lotta contro i malware, si è chiesta se esiste una correlazione tra il tempo trascorso online e la probabilità di essere infettati. In pratica più cammini in un campo minato, maggiore è la probabilità di mettere il piede su un ordigno.

Con grande sorpresa della Enigma Software, sembra invece che le ipotesi iniziali siano sbagliate. Gli internauti nella fascia d'età più alta hanno dimostrato di avere una incidenza di attacchi malware di 161 punti percentuali più alta rispetto alla loro controparte giovane (dai 13 ai 17 anni).

Da qui la Enigma Software trae conclusioni discutibili. Quello che manca alla ricerca è un elemento fondamentale. Come navigano? Con che mezzo? E' noto infatti che la navigazione da PC è più sensibile all'attacco di software infettivi, mentre tablet e smartphone sono relativamente più sicuri. Questa informazione potrebbe quindi già dare indicazioni più precise. Inoltre, anche all'interno della navigazione da PC, sarebbe utile capire che versione di sistema operativo e di browser viene usata. Gli adulti sono più conservativi e potrebbero avventurarsi su Internet con versioni poco aggiornate e quindi più facili da bucare.