Speciale/ ADSL italiana, cambia tutto
5. Canone aggiuntivo ADSL/ Cambiare operatore
Tra le altre novità che il provvedimento Agcom vorrebbe introdurre, si accoglie una vecchia proposta di Telecom Italia: applicare agli operatori un canone aggiuntivo per le ADSL vendute a utenti che non hanno o che hanno eliminato la linea voce.
Il canone aggiuntivo sarà pari a quello della linea base (14,57 euro mese per le famiglie), meno una certa somma da stabilire e che sarà pari ai costi non legati alla manutenzione del doppino. Il canone ricadrà, probabilmente, sulle tasche degli utenti, che quindi vedranno vanificato (o quasi) il risparmio sul canone Telecom. Protestano i provider: "Verrà ucciso il mercato delle ADSL senza linea voce e del VoIP, agli utenti converrà acquistarle solo se sono coperti da unbundling dell'operatore, perché in questo caso non si applicano le nuove regole", dice Paolo Nuti, vicepresidente AIIP.
C'è una differenza però rispetto a quanto proposto in passato da Telecom: la regola non sarà retroattiva, cioè il canone aggiuntivo non si applica alle ADSL senza voce già attive quando il provvedimento diventerà legge. Gli utenti farebbero meglio ad acquistare ora, quindi, un'ADSL senza voce. Oppure a eliminare ora la linea Telecom se hanno già un'ADSL. Secondo nuove regole, già vigenti, infatti, Telecom non eliminerà più l'ADSL di utenti che hanno chiesto la disdetta della linea voce.
I provider segnalano infine un'anomalia, nel provvedimento Agcom: se l'ADSL è senza linea voce, costerà all'ingrosso secondo i vecchi principi del retail minus e non secondo i nuovi, cost plus.
Cambio operatore ADSL
L'Agcom interviene anche in un'altra annosa questione, con questo provvedimento: il cambio operatore ADSL. In Italia dura troppo: circa due mesi in media (dati Agcom).
Le nuove regole cercano di accelerare la procedura. L'utente non dovrà più chiedere la disdetta della vecchia ADSL e aspettare che la linea venga liberata, per poi ordinare la nuova ADSL. Sarà sufficiente chiedere la linea al nuovo operatore, che poi si occuperà delle pratiche del passaggio. La richiesta della nuova ADSL vale insomma anche come disdetta della precedente. Avendo in gestione sia la disdetta sia la nuova attivazione, il nuovo operatore potrà ridurre i tempi morti (in cui l'utente resta senza linea) e rendere il passaggio il più fluido possibile.
Questa regola del cambio veloce di operatore già valeva per gli utenti che vogliono passare a un'ADSL in unbundling o shared access (secondo il cosiddetto override). Il provvedimento estende la regola a tutti i passaggi ADSL.
Si noti però che l'utente è comunque tenuto a pagare l'eventuale canone della vecchia ADSL fino a scadenza naturale del contratto. Se si ha un'ADSL con canone, conviene quindi chiedere la nuova ADSL una quarantina di giorni prima della scadenza del vecchio contratto.
Le nuove regole, per il cambio operatore, sono vantaggiose per gli utenti, ma anche espongono a un paio di rischi. Primo: come essere sicuri che l'utente abbia davvero chiesto una nuova ADSL? Si deve evitare il pericolo che attivazioni arbitrarie da parte dei call center, non richieste dall'utente, cancellino l'ADSL preesistente. La nuova attivazione cancella infatti in automatico la vecchia. Sarebbe bene che nei casi di cambio operatore ci fosse sempre, come prova della richiesta dell'ADSL, una raccomandata firmata e spedita dall'utente al nuovo operatore. Il provvedimento non ne parla. Dà però facoltà al vecchio operatore di avvisare l'utente e provare a convincerlo a cambiare idea, il che potrebbe anche funzionare come strumento di controllo e verifica delle nuove attivazioni.
Secondo rischio: gli utenti disinformati potrebbero essere tratti in inganno; un operatore potrebbe convincerli a cambiare ADSL tacendo il fatto che debbano continuare a pagare il contratto già attivo. Il che può portare danni sia agli utenti, che rischiano di pagare per molti mesi un doppio canone oppure a essere perseguiti per morosità; sia agli operatori, che nei prossimi mesi potrebbero essere costretti ad affrontare il caos di canoni di colpo non più pagati e a dover inseguire gli utenti a colpi di avvocati e di carte bollate.
Alessandro Longo
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