Guide: passo per passo
E' il nome generico che si riferisce ad una classe di macchine utilizzate dai Tedeschi, durante la seconda guerra mondiale, per inviare messaggi cifrati. Per molti anni questa costituì un importante arma in mano all'Asse e gli strateghi sono ancora indecisi su come sarebbe finita la guerra se gli Inglesi non fossero riusciti a capire come funzionava e a decifrarne i messaggi.
L'Enigma era composta principalmente da una tastiera, 3 rotori, un set di lettere retro-illuminate e 10 ponticelli.
I rotori erano dei dischi con 26 punti di contatto per lato. I collegamenti tra i due lati erano casuali e diversi per ogni rotore. I contatti sul primo rotore corrispondevano ad altri 26 contatti su di uno statore collegato ad i tasti della tastiera. Premendo una lettera sulla tastiera si faceva passare la corrente attraverso i tre rotori in successione, arrivati in fondo la corrente veniva riflessa fino a tornare al primo rotore e allo statore che illuminava una lettera su di un display. La lettera illuminata rappresentava la cifratura della lettere premuta.
Ogni qualvolta veniva premuta una lettera il primo rotore ruotava di uno scatto, ogni 26 scatti ruotava anche il secondo rotore, ogni 26 rotazioni del secondo rotore scattava il terzo. Queste rotazioni facevano sì che ogni lettera venisse cifrata con una chiave diversa: un po' come il cifrario di Augusto.
In tutto la macchina Enigma era come se usasse una chiave di lunghezza 263, il che equivale a 17576.
Ma come funzionava in pratica l'Enigma?
I collegamenti tra i contatti dei due lati dei rotori erano casuali e diversi per ogni rotore. Questo faceva sì che ogni volta fosse premuto un tasto l'output era pseudo-casuale. Il segnale elettrico quindi rimbalzava a zig-zag nelle tre ruote e tornava indietro illuminando una lettera.
I Tedeschi utilizzavano un libro su cui erano segnate le posizioni iniziali delle ruote in modo da usare tutti la stessa chiave iniziale. Al momento della cifrazione di un messaggio quindi si impostavano le ruote secondo la posizione prestabilita per quel giorno e poi si procedeva alla cifratura.
Ulteriori complicazioni
Una chiave di quella lunghezza sarebbe sufficiente per mandare pochi e brevi messaggi, non certo sufficiente per gestire le migliaia di messaggi che si dovevano scambiare per co-ordinare una guerra dove la ripetitività avrebbe generato ababstanza materiale statistico. In relatà le ruote erano scelte tra un pool di otto (il numero delle ruote nel pool dipendeva dal modello utilizzato in quel momento) e ordinate in maniere differenti. In più si utilizzavano fino a 10 ponticelli per creare dei collegamenti diversi all'interno delle ruote facendo salire il numero delle possibili configurazioni a circa 159 × 1021.
Nonostante tutto ciò gli Inglesi riuscirono a decifrare molti messaggi, grazie al matematico Alan Touring ed all'uso dei Colossi, i precursori dei moderni computers. Molti dettagli delle tecniche di decifrazione utilizzati all'epoca sono ancora tenuti segreti!
Qui potete scaricare una versione per PC dell'Enigma per vedere come funzionava nella realtà.
Indice 1. Introduzione 2. Decifrare Cesare 3. Frequenza delle lettere 4. Augusto 5. La tecnica di Kasiski 6. La macchina Enigma 7. Il mondo binario 8. One-time pads 9. Criptografia Moderna 10. DES 11. Note |
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