Weibo, il social network dei dissidenti cinesi
I 450 milioni di utenti cinesi di internet si sono gettati in massa sui social network, ne' più ne' meno che gli utenti web del resto del mondo. Il problema nel grande paese comunista è che i siti di social network, fondati sulla premessa della libertà d'espressione dei paesi in cui nascono, hanno poi una vita difficile sotto i regimi totalitari come quello cinese, che tende a punire certe forme di espressione non gradite.
È molto interessante in quest'ottica il caso di Weibo della Sina, un sito di social networking che è diventato un vero e proprio fenomeno in Cina negli ultimi anni. i cittadini hanno infatti utilizzato il servizio di microblogging per protestare contro il regime ed organizzare atti di ribellione, mentre il governo sta sviluppando sistemi sempre più sofisticati per la gestione ed il controllo di questi gruppi di dissidenti online.
L'amministratore delegato di Sina, Charles Chao, ha detto di recente che Weibo alla fine di aprile aveva più di 140 milioni di utenti registrati, e di aspettarsi di raggiungere la quota di 200 milioni per la fine dell'anno. La compagnia sta anche cercando partner mondiali, e va sottolineato che lo scorso dicembre Chao ha incontrato il fondatore di Facebook Zuckerberg, il cui social network è ufficialmente bloccato in Cina, come pure Twitter - sebbene molti utenti riescano ad accedervi utilizzando complessi sistemi di proxy virtuali.
Il sistema di censura online di Pechino è così imponente che viene definito il "grande firewall cinese" ("Great Firewall of China") - con un gioco di parole intraducibile che si riferisce alla nota grande muraglia cinese ("Great Wall of China"). Il governo inoltre spia le attività online con sistemi di sniffing che portano a volte ad arresti e condanne.
Weibo finora è riuscito a sopravvivere ed a veicolare molto traffico non gradito. vedremo se riuscirà a proseguire nel suo cammino. Nel frattempo, l'azienda ha annunciato che sta per lanciare una versione di Weibo in Inglese, e chissà allora che non si diffonda anche in Occidente.
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