The Pirate Bay, neanche un centesimo agli artisti

A Febbraio di quest'anno la Corte Suprema Svedese aveva condonnato alla prigione i quattro membri di The Pirate Bay. Come parte della punizione aveva anche inflitto una multa da €550.000: multa che deve essere pagata a varie label tra cui EMI, Universal Music e Sony Music. Mentre la Corte Svedese aveva inflitto la multa per compensare gli artisti danneggiati dalle attività di TPB è ora emerso che le label non condivideranno questi soldi con gli artisi che rappresentano.

TorrentFreak sembra aver scovato un documento da cui si evince che i ricavi dal processo andaranno a favore dell'IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) in modo da poter finanziare nuove campagne contro la pirateria.

Dopo aver soppesato il valore di tutti gli album portati come prova dalle label, la Corte ha indicato che la somma indicata nella multa rappresenta il costo delle licenze che TPB avrebbe dovuto pagare alle label per aver permesso la distribuzione di musica tramite il loro sito.

Sembra però che Peter Sunde, Fredrik Neij, Gottfrid Svartholm e Carl Lundström non abbiano beni in Svezia, per cui è impossibile recuperare questi soldi. Le label sono frustrate: hanno ottenuto un verdetto a loro favorevole nell'unico paese dove i condannati non hanno beni con cui pagare la multa.

Ma nella loro campagna intimidatoria, questa è già una grande vittoria.

Il portavoce cel gruppo, Peter Sunde, ha dichiarato, "Dicono che chi scarica da soldi ai ladri -, ma se qualcuno alla fine paga e questi soldi non finiscono agli artisti, chi è il ladro allora?"